NEI E
MELANOMI
|
Il
melanoma è
un tumore maligno della pelle
che può insorgere su un
neo presente da tempo (anche dalla
nascita) o su una zona di pelle
normale. Si tratta della trasformazione
neoplastica dei melanociti che
partendo dalla parte più
profonda dell'epidermide, possono
anche penetrare e andare oltre
al derma: melanoma invasivo.
Per la sua elevata tendenza invasiva,
è responsabile della maggior
parte dei decessi dovuti a tumori
cutanei. |
|
|
Studi
statistici sulla popolazione dimostrano
un costante aumento dell'incidenza
del tumore negli individui
di pelle bianca (l'incidenza di
melanoma è aumentata del
50% negli ultimi 20anni).
Negli Stati Uniti il melanoma,
con un incidenza di 13 casi ogni
100.000 persone, occupa attualmente
l'ottavo posto fra le neoplasie
maligne più diffuse. Per
fare un esempio concreto, nel
1935 gli Americani avevano una
probabilità su 1500 di
presentare lo sviluppo di un melanoma
nel corso della loro vita. Tali
probabilità oggi sono diventate
una su 75. Ogni ora un essere
umano muore di melanoma negli
Stati Uniti (ma fortunatamente
se è diagnosticato nelle
fasi iniziali guarisce sempre).
Nonostante l'aumento dell'incidenza
la mortalità per melanoma
è stazionaria.
Colpisce persone di ogni età,
di entrambi i sessi. E’
il tumore più comune nelle
donne tra 25 e 30 anni ed è
al secondo posto nelle donne tra
30 e 35 anni.
Il melanoma è il tumore
che sta aumentando più
velocemente di tutti gli altri
(The Melanoma Research Foundation).
Negli Stati Uniti rappresenta
la metà di tutti i nuovi
casi di cancro diagnosticati. |
Quando viene diagnosticato un melanoma
bisogna intervenire chirurgicamente
con un margine di escissione di 1-2
cm. (l'escissione allargata di 4-5 cm.
intorno al melanoma non viene in pratica
più eseguita perchè non
è più efficace in termini
di sopravvivenza). Dopo l'intervento
talvolta viene consigliata una terapia
con Interferone alfa adiuvante ad alte
dosi, ma gli studi effettuati hanno
dato risultati contrastanti riguardo
all’aumento della sopravvivenza
e alla comparsa di recidive. Gli studi
condotti sull'uso di Vaccini dopo l'intervento
non sembrano invece dimostrare un effettivo
miglioramento della sopravvivenza, ma
questi studi potrebbero avere una valenza
statistica insufficiente per rivelare
differenze cliniche importanti.
Il potenziale aggressivo del melanoma
in fase precose è correlata alla
profondità dell'invasione del
tumore, alla presenza di ulcerazioni
e al coinvolgimento dei linfonodi regionali.
Se la lesione è sottile e i linfonodi
non sono coinvolti, la sopravvoivenza
a 5 anni è del 95%.
|
PREVENZIONE DEL MELANOMA
Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione,
accade ancora troppo spesso che il dermatologo
si trovi a dover osservare casi di melanoma
in stadio avanzato. Quindi nei confronti
del melanoma, come verso tutti i tumori
maligni, l'unico vero approccio terapeutico
consiste nella prevenzione
e nella diagnosi precoce.
Infatti, il melanoma si può considerare
l'esempio più chiaro di neoplasia
maligna nella quale un precoce trattamento
costituisce la chiave per la sopravvivenza.
Se diagnosticato quando le cellule maligne
sono localizzate soltanto all'epidermide,
il melanoma cutaneo può essere
asportato e definitivamente guarito
in quasi il 100% dei casi; quando invece
la neoplasia si è estesa ai linfonodi
regionali, le possibilità di
sopravvivenza a cinque anni si riducono
al 20-50%.
Le note che seguono rappresentano uno
strumento di educazione sanitaria
per informare i pazienti, per far riconoscere
i soggetti ad alto rischio e sensibilizzare
la popolazione sull’importanza
di un autoesame regolare. E' altresì
necessario periodicamente farsi visitare
da uno specialista dermatologo che è
in grado di valutare il tipo di nei
e la necessità di eventualmente
effettuare esami diagnostici (dermatoscopia)
o una escissione chirurgica con effettuazione
di un esame istopatologico.
La prevenzione del melanoma riguarda
ogni persona, ma alcuni soggetti
devono essere seguiti con maggiore attenzione,
sottoponendosi agli stessi esami proposti
per la popolazione in generale, ma con
una frequenza maggiore: |
|
-
Presenza in famiglia di uno
o più casi di melanoma
(predisposizione genetica)
-
Presenza di numerosi nei (maggiore
è il numero dei nei,
più alto è il
rischio)
- Ripetute
scottature solari subite in
età pediatrica o nell’adolescenza
- Presenza
di nei congeniti (presenti
alla nascita) di grandi dimensioni
(diametro superiore ad 1 cm)
|
|
Ultimo aggiornamento: 8.10.2012
|