PSORIASI: LE TERAPIE

Il medico che deve curare la psoriasi si trova di fronte a due grossi problemi: la mancanza di una cura definitiva e la necessità di migliorare la qualità di vita del paziente. Per fare questo è necessario un costruttivo rapporto medico-paziente così che il paziente abbia una efficace informazione sulla malattia e possa comprendere vantaggi e svantaggi delle diverse terapie.
Si distinguono tre fasi di trattamento: una fase di attacco con riduzione della velocità di ricambio delle cellule dell’epidermide e conseguente risoluzione delle lesioni, una fase di stabilizzazione, e una fase di mantenimento in cui si cercherà di trattare la cute tornata normale per evitare le recidive della malattia.

Una collaborazione medico-paziente è particolarmente importante durante la fase di mantenimento in cui è molto difficile avere gli stessi ottimi risultati che magari si erano ottenuti nella fase iniziale, di attacco, della terapia. Se il paziente non verrà correttamente informato, smetterà la cura non appena scomparse le lesioni e andrà facilmente incontro a recidive, spesso più importanti delle stesse forme iniziali.

Ciascun farmaco ha le sue prerogative e le sue modalità d'uso, per questo è molto importante che la terapia sia effettuata sotto il controllo di un medico. E’ altrettanto da evitare il variare della posologia prescritta dal medico: se tale posologia non è chiara, è senz'altro più opportuno telefonare al medico o chiedere consiglio al farmacista.


Le terapie si possono distinguere in:

TERAPIE TOPICHE (utilizzate per le forme di Psoriasi localizzate e di modesta entità)

La terapia topica è la terapia che si applica direttamente sulle zone di cute interessate da manifestazioni psoriasiche. E' in genere a base di creme, pomate ed unguenti forniti di attività farmacologia:

CORTISONICI
E' solo un trattamento sintomatico, che va utilizzato per periodi brevi (nella fase di attacco della malattia), su aree limitate, preferibilmente solo in soggetti adulti ed evitando le zone delle pieghe.
E' rapidamente efficace, ma dopo la sospensione la psoriasi può rapidamente peggiorare. (Quindi bisogna sempre sospenderne l'utilizzo con gradualità e associare subito un altro farmaco)

DITRANOLO
E' una sostanza che ha una azione antiproliferativa. Oggi si preferisce la cosiddetta "Short contact therapy", cioè si utilizzano alte concentrazioni della sostanza (0,3-3 per cento in crema o unguento) lasciate agire sulle chiazze psoriasiche per 10-30 minuti.
E' un metodo rapidamente efficace che induce remissioni prolungate, però può irritare la cute circostante.

DERIVATI DEL CATRAME
Ha una azione simile al Ditranolo, ma è più irritante e può causare anche delle follicoliti. Ha un odore sgradevole e può macchiare gli indumenti. Oggi è praticamente in disuso.

CALCIPOTRIOLO (Daivonex, Psorcutan) TACALCITOLO (Vellutan, Ticlapsor) e CALCITRIOLO (Silkis)
Sono derivati della vitamina D3 caratterizzati da una spiccata attività sulla regolazione cellulare e da mancanza di effetti sui livelli ematici di calcio. Sono efficaci quasi come un cortisonico senza averne gli effetti collaterali e quindi si possono usare anche per periodi di tempo molto prolungati (fasi di stabilizzazione e di mantenimento). Possono essere usati anche in combinazione con la fototerapia. Il Calcipotriolo applicato due volte al giorno per 8 settimane è considerato il trattamento di prima scelta per la psoriasi nella fase di attacco e nella fase di mantenimento a lungo termine.

ASSOCIAZIONE DI CALCIPOTRIOLO CON BETAMETASONE (Token o Dovobet)
Nel caso di una precedente risposta insufficiente, nella fase di attacco, all'utilizzo di Calcipotriolo o se è richiesto un approccio rapido ed altamente efficace, si consiglia l'utilizzo di queste associazioni 1 volta al giorno per 4 settimane.

TAZAROTENE (Zorac)

E' un Retinoide in gel da applicare la sera per un periodo massimo di 12 settimane - per non essere irritante va applicato con attenzione solo sulle lesioni psoriasiche. Dà buoni risultati anche nella psoriasi delle unghie.

PRODOTTI EMOLLIENTI
Si utilizzano soprattutto nei periodi di remissione dei sintomi. Si tratta di creme idratanti che contengono anche sostanze che trattengono acqua per contrastare la secchezza cutanea oppure che hanno una azione squamoregolatrice
e di eliminazione delle squame cutanee.

 

TERAPIE SISTEMICHE (utilizzate per le forme più gravi)

La terapia sistemica è la terapia più completa ed efficace, in quanto viene utilizzata sull'intero organismo, ma può proprio per tale motivo essere causa di effetti collaterali anche importanti. Per questo motivo è essenziale che venga sempre effettuata sotto stretto controllo medico specialistico. Le terapie sistemiche sono riservate ai casi di psoriasi moderata o severa, in cui la sola terapia topica non è in grado di controllare adeguatamente la malattia.
Le terapie sistemiche più utilizzate sono essenzialmente:

    • RETINOIDI
      ACITRETINA: è un derivato sintetico della vitamina A, viene assunto per via orale ed è efficace soprattutto nella psoriasi pustolosa e palmo-plantare. Causa secchezza della cute e delle mucose, ma soprattutto causa malformazioni fetali in caso di gravidanza (meglio non utilizzarlo nelle donne in età fertile). Se tollerato è un buon trattamento a lungo termine.
    • CICLOSPORINA
      E' un farmaco molto efficace in tutti i casi di psoriasi, ma va impiegato con un attento controllo della funzionalità renale, epatica e della pressione arteriosa. Determina una rapida induzione della remissione della psoriasi.
    • FOTOTERAPIA
      I Raggi ultravioletti sono efficaci da soli e inoltre potenziano l'azione di alcuni topici (catrame, ditranolo e calcipotriolo). E' possibile fare l'Elioterapia soprattutto in ambiente marino, oppure si possono utilizzare fonti artificiali di UV, cioè lettini o cabine che utilizzano lampada UVA (poco efficaci da soli, ma utili nel mantenimento dopo esposizione solare estiva) o UVB (efficaci da soli, ma difficili da dosare). L'esposizione alle lampade va ripetuta più volte alla settimana con dosi progressivamente cresceti di radiazioni, per circa 2-3 mesi.
    • FOTOCHEMIOTERAPIA PUVA
      L'assunzione per via orale di Psoraleni, circa 2-3 ore prima di esporsi ad UVA, ne moltiplica l'efficacia. Gli effetti collaterali a lungo termine sono legati alla epatotossicità degli psoralenici.
    • CITOSTATICI
      METHOTREXATE: viene impiegato per via intramuscolare. E' efficace nella psoriasi grave e nella artropatia psoriasica (in cui è considerato farmaco di prima scelta). Soprattutto in casi di trattamenti prolungati può essere tossica per il fegato.
    • FARMACI BIOLOGICI
      Le molecole utilizzate in Italia sono INFLIXIMAB, ETANERCEPT, ELAFILIZUMAB e ADALIMUMAB. Con meccanismi diversi sono in grado di bloccare selettivamente e reversibilmente l'attivazione e la migrazione dei linfociti T, alla base della psoriasi. Sono farmaci che vengono iniettati sottocute o per via endovenosa. I pazienti candidati alle terapie biologiche sono quelli con psoriasi in placche grave che non hanno risposto a terapie convenzionali sistemiche o nei quali queste terapie hanno indotto effetti collaterali o sono controindicate.


La terapia non deve essere più fastidiosa o pericolosa della malattia stessa. Questi requisiti possono essere quasi sempre soddisfatti nella terapia d’attacco, molto meno facilmente nella terapia di mantenimento, visti i farmaci attualmente disponibili e i loro possibili effetti collaterali. Non avendo a disposizione un solo farmaco che sia efficace e sicuro a lungo termine, è di grande importanza valutare l’efficacia e la tollerabilità di associazioni e di alternative terapeutiche nella terapia di mantenimento. Nelle diverse fasi della malattia può essere opportuno intervenire con farmaci diversi, talvolta con terapie associate, ma è sempre sconsigliabile "improvvisare" senza controllo medico nuove associazioni di farmaci, anche se singolarmente efficaci. Questo è il compito che compete al bravo dermatologo!

Ultimo aggiornamento: 4.10.2012

LA MALATTIA I CONSIGLI LE TERAPIE
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